Stellantis chiude Mirafiori e chiede incentivi per produrre auto che il mercato rifiuta

Il 25 Gennaio scorso abbiamo pubblicato un articolo con il titolo: «Stellantis se ne va in Marocco, ma chiede soldi agli italiani». Tra l’altro argomentavamo come per anni la Fiat, oggi confluita in Stellantis, che crea utili soprattutto all’economia francese, fosse riuscita ad imporre che nessun concorrente aprisse uno stabilimento in Italia. Nello stesso tempo notavamo come l’azienda torinese avesse goduto di lauti finanziamenti pubblici ogni volta che paventava la chiusura di fabbriche con conseguente licenziamento di personale. È giunto il momento – scrivevamo tre mesi fa – di prendere…

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I fascisti arcobaleno impediscono un convegno all’Università di Catania

Il 19 Aprile all’Università di Catania (nella foto) un gruppetto di “studenti” ha fatto irruzione nell’Aula magna ed ha impedito a diversi qualificati studiosi di riflettere sul tema: «La disforia di genere nei minori e la “carriera alias” negli istituti scolastici: questioni mediche, giuridiche ed antropologiche». Al convegno, promosso da Scienza & Vita di concerto con docenti dell’Università di Catania, erano presenti, oltre all’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, i Direttori generali delle aziende Policlinico, Garibaldi e Sanitaria Provinciale di Catania. Il collettivo studentesco, lamentando che nessun rappresentante del mondo…

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Partiti poco attraenti e antipolitica aiutano l’astensione al voto

La sera del 19 Aprile 1948, vennero resi noti i risultati delle votazioni politiche tenutesi domenica 18 e lunedì 19 nelle 31 circoscrizioni per la Camera e 19 per il Senato. La Democrazia Cristiana ottenne il 48,5 per cento dei voti e 305 seggi, superando di 18 punti il Fronte Democratico Popolare che, nato dall’unione tra comunisti e socialisti, si fermò al 30 per cento. A far prevalere la Dc furono diversi fattori: l’attrazione dei valori democratici incarnati dal modello statunitense in alternativa al comunismo dittatoriale proposto dall’Unione sovietica, gli…

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Il Parlamento europeo è per la cultura dello scarto

Il Parlamento europeo ha approvato giovedì 11 Aprile una vergognosa risoluzione per trasformare l’aborto in un diritto civile. Così oggi gli europei sanno che la maggioranza di coloro che hanno eletto a Strasburgo è per la cultura dello scarto e della morte. È molto sospetta questa corsa dell’Unione Europea, pochi giorni prima della sua naturale scadenza, ad approvare risoluzioni che implicano aspetti etico-morali, su un tema delicatissimo come è appunto l’aborto. Se il Parlamento di Parigi decide di far rientrare nella propria costituzione il diritto d’interrompere la gravidanza, non può…

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A votare pro aborto assenti 29 eurodeputati italiani su 76

Con 336 voti a favore, 163 contrari e 39 astensioni il Parlamento europeo si è espresso giovedì 11 Aprile, per il riconoscimento dell’aborto come diritto fondamentale. I partiti che hanno votato a favore dell’aborto sono stati: Socialisti e democratici, Verdi/Ale, Renew e la Sinistra. Quelli italiani quindi sono stati: Partito Democratico, +Europa, Movimento 5Stelle, Italia viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. I deputati assenti sono stati: Isabella Adinolfi (FI), Bresso (PD), Casanova (Lega), Chinnici (FI), Ciocca (Lega), Covassi (PD), Danti (IV), Da Re (Lega), Donato (NI), Ferrandino…

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Quelle élite autofinanziate con denaro pubblico

Le élite assestate al potere temono cittadini acculturati e bene informati. Conservare i privilegi acquisiti con il loro status è complicato se i governati hanno un’alta capacità contrattuale. Se nelle dittature sono gli apparati del partito unico e quelli militari ad assicurare lo status quo, nelle oligarchie (mascherate da democrazie) provvedono le strutture economico-finanziarie. Da quale mondo vengono i premier Macron (francese), Trudeau (canadese), Rutte (olandese), Sanchez (spagnolo), Guterrez, segretario generale dell’Onu, Lagarde, presidente della Banca centrale europea, von der Leyen, presidente Commissione europea ed ex capi di governo italiani…

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Pasqua, i cristiani e i potenti della Terra

Pasqua. Ancora una volta è Pasqua, almeno per oltre un miliardo di cristiani. Alla luce di ciò che sta accadendo alle porte di casa nostra, viene però spontaneo chiedersi: i cristiani come si apprestano a vivere la Pasqua? Ha ancora senso per loro celebrare la resurrezione del fondatore della loro fede, Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte e salvato l’intera umanità dal peccato? Non è una gigantesca antinomia festeggiare la Pasqua mentre milioni di cristiani di stanno uccidendo in un conflitto fratricida? Come spiega monsignor Franco Cecchin in “A…

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La guerra piace solo agli imperialisti, orientali ed occidentali

La Chiesa è inattaccabile sulla guerra, che ripudia come metodo per la risoluzione delle controversie tra Stati. Da oltre un secolo tutti i Papi che si sono succeduti sul soglio di Pietro hanno fermamente condannato i conflitti armati. Il 1° Agosto 1917 Papa Benedetto XV scrive una Nota rivolta “alle Potenze Belligeranti”, in cui la guerra, che dal 1914 sconvolge l’Europa, è definita “inutile strage”. Alla guida della Chiesa alla vigilia della seconda guerra mondiale, Pio XII lancia appelli per la pace nel Marzo e nell’Agosto del 1939 e, poco…

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Macron, come Napoleone, muove guerra alla Russia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in un’intervista televisiva che l’obiettivo della Francia è che la Russia non vinca la guerra in Ucraina. Altrimenti, «la vita dei francesi cambierebbe. Non avremmo più sicurezza in Europa». Il Capo di Stato transalpino è andato oltre spingendosi a dire: «Faremo ciò che è necessario (…). Siamo pronti a usare i mezzi per raggiungere il nostro obiettivo. (…) Prepariamoci alla guerra». Il Presidente francese ha ottenuto 18,7 milioni di voti su una popolazione di 67,75 milioni di persone, il che significa che egli…

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L’UE come un gambero. Ritorno al 1848

Se si avvertono i segni di sgretolamento della globalizzazione, non altrettanto si può dire, almeno per ora, dell’Agenda 2030, che ha l’Europa al centro delle sue attenzioni. È disgustosa l’insistenza con cui Bruxelles si accanisce per regolare la vita di mezzo miliardo di persone. C’è una grande analogia tra quanto accade oggi nel Vecchio continente e le insurrezioni popolari del 1848. Trent’anni dopo la restaurazione del Congresso di Vienna (1815) tutti i popoli europei insorsero contro i regimi assolutisti, esclusi Gran Bretagna, che aveva avviato riforme e Russia, che non…

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