Pace tra Russia e Ucraina: chi non la vuole?

Jeffrey Sachs, 69 anni, economista e saggista statunitense, dal 2002 al 2016 direttore dell’Earth Institute alla Columbia University, dove tuttora insegna, il 13 Maggio ha rilasciato un’intervista a Sky TG24. L’Economista, a Roma per un incontro sul futuro sostenibile, è stato portato però dal conduttore, che lo interpellava dallo studio, a ragionare sulla guerra in Ucraina. Inaspettatamente il giornalista ha dovuto registrare la circostanziata denuncia del Professore statunitense che, senza perplessità, ha accusato la Nato di essere la vera promotrice della guerra per le sue mire espansioniste verso l’Ucraina. In…

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Il terribile terremoto a Taiwan. Traballa anche la speranza di pace nonostante il nuovo Presidente?

Generale Giuseppe Morabito membro del Direttorio della NATO Defence College – Il 3 aprile la Repubblica di Cina – Taiwan ha subito un terremoto di magnitudo 7,4, il più forte degli ultimi 25 anni. Il sisma ha ucciso una decina di persone e ne ha ferite circa mille. Nonostante la forza del terremoto, il bilancio delle vittime e i danni alle infrastrutture sono stati molto inferiori a quanto si poteva prevedere data la magnitudo del fenomeno e questo, in gran parte, a causa degli stringenti requisiti di ingegneria che hanno guidato la costruzione…

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Intelligenza artificiale: il monito del Papa all’uso corretto

Domenica prossima, 12 Maggio, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, giunta alla sua 58esima edizione. Il tema scelto da Papa Francesco quest’anno è: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. Il messaggio del Papa va dritto dritto al problema di fondo: il danno all’umanità quando i mezzi d’informazione sono esclusivamente usati per tutelare gli interessi di chi li possiede. In pochissimi anni l’intero mondo delle comunicazioni sociali s’è trasformato grazie anche ad una sempre più sofisticata tecnologia il cui uso è stato messo…

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La rivincita dei terrapiattisti, complottisti e oscurantisti

La notizia è ormai di dominio pubblico. In un Tribunale londinese AstraZeneca, il colosso farmaceutico britannico, ha dovuto ammettere che il vaccino anti-Covid prodotto nei suoi stabilimenti «potrebbe comportare trombosi letali». Tale confessione avrà ripercussioni, come ovvio, di carattere legale perché indurrà le persone danneggiate a chiedere risarcimenti. Si apre la stagione dei rimborsi economici che sono la prova provata che quelli del pensiero unico avevano torno, in fatto di “vaccini”, mentre i terrapiattisti, complottisti, oscurantisti avevano qualche ragione nel dubitare dell’efficacia di quei medicinali per curare il Covid-19. Dal…

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Blinken va in Cina Popolare ma nulla cambia anche nella sanità

Generale Giuseppe Morabito, membro del Direttorio della NATO Defence College “ – La Russia farebbe fatica a sostenere il suo attacco all’Ucraina senza il sostegno della Cina” ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken ai giornalisti che chiedevano conto della recente visita in Cina Popolare. È questa forse la frase più importante della missione di Blinken, perché incastra Pechino su una responsabilità che il Presidente della Cina Popolare Xi  vorrebbe evitarsi. Da Potenza globale, la Cina Popolare si racconta come eventuale “attore diplomatico’ nel conflitto in atto in Ucraina, infatti, e…

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Elezioni europee ed ideologia europeista

Pubblichiamo intervista al Vescovo Gianpaolo Crepaldi a cura di Stefano Fontana direttore dell’Osservatorio Internazionale Card. Van Thuan, che ringraziamo per la gentile concessione di Stefano Fontana – Anche il premier Giorgia Meloni sarà in lista per le prossime europee, come tutti gli altri big politici italiani. L’aria che tira sembra dire l’importanza di questa tornata elettorale non solo per le ripercussioni nazionali del voto, ma proprio per l’Europa. In questa intervista monsignor Giampaolo Crepaldi, vescovo emerito di Trieste, che in passato aveva a lungo guidato la commissione Caritas in veritate della CCEE (Consiglio…

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Stellantis chiude Mirafiori e chiede incentivi per produrre auto che il mercato rifiuta

Il 25 Gennaio scorso abbiamo pubblicato un articolo con il titolo: «Stellantis se ne va in Marocco, ma chiede soldi agli italiani». Tra l’altro argomentavamo come per anni la Fiat, oggi confluita in Stellantis, che crea utili soprattutto all’economia francese, fosse riuscita ad imporre che nessun concorrente aprisse uno stabilimento in Italia. Nello stesso tempo notavamo come l’azienda torinese avesse goduto di lauti finanziamenti pubblici ogni volta che paventava la chiusura di fabbriche con conseguente licenziamento di personale. È giunto il momento – scrivevamo tre mesi fa – di prendere…

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