Poggiridenti lite finisce in un fatto di sangue

Nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 6 aprile, i Carabinieri della Compagnia di Sondrio, con il supporto degli assetti investigativi del Comando Provinciale, hanno arrestato per omicidio volontario un giovane di 24 anni, residente a Sondrio.

Il giovane, nelle ore precedenti, al culmine di una discussione sorta per ragioni in corso di accertamento, aveva aggredito in casa lo zio materno, colpendolo mortalmente con vari fendenti al torace ed alla gola, utilizzando un grosso coltello da cucina. La vittima è deceduta sul colpo ed il nipote, apparentemente in stato confusionale, dopo l’omicidio ha vagato per diverse ore, decidendo infine di chiamare il numero di emergenza 112 e dichiarando di volersi costituire.

I Carabinieri della Stazione di Ponte in Valtellina, che per primi sono arrivati sul posto in pochi minuti, contestualmente al personale sanitario, hanno trovato il giovane che li stava attendendo nel giardino dell’abitazione dello zio, una villa indipendente, ed hanno rinvenuto al piano terra il corpo esanime della vittima, un disoccupato di 62 anni.
La scena del crimine è stata subito isolata ed i carabinieri specializzati del comando provinciale hanno eseguito i rilevi tecnici.

I Carabinieri hanno subito acquisito le prime informazioni dal giovane e, alla luce degli elementi raccolti, nelle ore notturne lo hanno condotto nella caserma di Largo Sertoli dove lo hanno dichiarato in stato di arresto per il reato di omicidio volontario. Questa mattina, domenica 7 aprile, è stato infine tradotto presso la casa circondariale di Sondrio, dove permarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, considerata la delicatezza del caso, sulla scena del delitto è anche intervenuto il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, per valutare le prime informazioni acquisite e coordinare i rilievi urgenti e il prosieguo della attività investigativa.

Le indagini proseguono in queste ore per approfondire la dinamica del delitto e chiarire il movente. La salma è stata trasportata presso la camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio per l’esame autoptico che verrà disposto dalla Procura della Repubblica

didascalia: immagine d’archivio

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