Oltre 50 mila agricoltori in assemblea a Como e in tuta Italia

Martedì 30 aprile, Coldiretti Como si prepara per una giornata di impegno e mobilitazione che coinvolgerà l’organizzazione agricola da Nord al sud del Paese. Oltre 50mila agricoltori si riuniranno in 96 assemblee in tutta Italia per discutere delle sfide e delle opportunità che il settore agricolo sta affrontando e costruire, partendo dalla base, le prossime battaglie che vedranno Coldiretti impegnata nei mesi che verranno in vista anche delle elezioni europee. L’evento rappresenta un momento cruciale per la più grande associazione agricola in Italia e in Europa, che compie quest’anno 80 anni di attività.

L’appuntamento per Comasco e Lecchese è domani alle ore 10.30 all’interno di Lariofiere (Erba, via Resegone dove fino all’1 maggio Coldiretti è tra l’altro protagonista dell’edizione 2024 di AgriNatura): tra i punti trattati, dopo l’apertura del direttore Rodolfo Mazzucotelli, il focus sui bandi di contributo Psr Investimento e Pnnr Macchine e Attrezzature (relatore Ermes Sagula, responsabile CAA Coldiretti Lombardia), poi una relazione sull’impatto della fauna selvatica dal punto di vista sanitario (a cura di Roberto Vanotti, ATS Brianza), L’esperienza nelle filiere agricole a cura di Paolo Botta, direttore del Consorzio Agrario Lombardo, mentre il punto sugli aggiornamenti sindacali e la chiusura dei lavori saranno a cura del presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi.

Tra i temi al centro degli incontri ci sarà la necessità di garantire trasparenza sull’origine degli alimenti con la raccolta di un milione di firme per promuovere una legge europea che imponga l’indicazione chiara dell’origine su tutte le etichette alimentari. Non è più tollerabile assistere a scene come quelle vissute durante la protesta al Brennero nelle scorse settimane – spiega Trezzi – dove si sono visti giungere prosciutti, concentrato di pomodoro, frutta e verdura che, dopo l’ultima trasformazione, diventavano sostanzialmente prodotti italiani, con le importazioni di cibi stranieri che hanno raggiunto nel 2023 il massimo storico. L’eliminazione del codice doganale per l’origine dei prodotti alimentari deve essere una priorità”.

Domani si parlerà anche di proteggere il territorio dall’invasione della fauna selvatica incontrollata con la necessità di interventi immediati per salvare il patrimonio agroalimentare nazionale sempre più sotto assedio. La proliferazione dei selvatici sta mettendo a rischio le coltivazioni e la sicurezza nelle nostre campagne” aggiunge il direttore Mazzucotelli. “Chiediamo misure urgenti per contrastare queste minacce. Ai danni alle coltivazioni si aggiungono quelli causati dalla peste suina africana che proprio i 2,3 milioni di cinghiali oggi presenti sul territorio nazionale stanno diffondendo nelle campagne: un rischio intollerabile”.

Verranno infine affrontate tutte le questioni ancora aperte in Europa, legati alle richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy o quella per la richiesta di un piano invasi, fino ad arrivare alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali.

didascalia: immagine di repertorio

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