In Valtellina sostegno alla viticoltura mandamentale

Il settore vitivinicolo nel mandamento di Morbegno sta vivendo un buon momento, prova ne sia l’alto numero di barbatelle di Nebbiolo vendute a prezzo agevolato attraverso il bando pubblicato nel novembre scorso.

L’iniziativa, promossa dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno in collaborazione con la Fondazione Fojanini, si ripete ogni anno riscuotendo il favore di tanti viticoltori hobbisti.

Con questa edizione del bando sono state assegnate 5475 piantine, un numero in linea con l’anno scorso,, tra la costiera dei Cech e i Comuni di Ardenno e Buglio. La distribuzione di vitigni selezionati a prezzo agevolato a favore dei conduttori di vigneti ubicati nel territorio mandamentale per sostituire le viti deperite o morte risponde alla volontà di preservare il patrimonio vitivinicolo, a vantaggio del territorio e della filiera agroalimentare. Ciascun operatore poteva acquistare da un minimo di 25 piantine a un massimo di 75, con un limite dato dal vigneto: per superfici inferiori a mille metri quadrati non più di 50.

«Con grande soddisfazione registriamo il risultato molto positivo della vendita delle barbatelle, segno evidente dell’interesse per la coltivazione della vite – commenta il presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno Emanuele Nonini -. Il settore in Bassa Valle vive sulla passione e sull’impegno di tanti viticoltori hobbisti che dedicano il loro tempo alla vigna per produrre vino per l’autoconsumo, contribuendo a garantire la manutenzione del territorio. I nostri terrazzamenti sono uno spettacolo magnifico ma rivelano tutta la loro fragilità se non vengono adeguatamente curati. Il sostegno che come ente comprensoriale assicuriamo attraverso questa e altre iniziative rappresenta un riconoscimento per il loro lavoro e ci auguriamo sia da stimolo per proseguire l’attività».

Per contenere il fenomeno dell’abbandono delle aree coltivate a vite, tutelare, valorizzare e promuovere il territorio mandamentale a vocazione vitivinicola, anche in chiave turistica, quale biglietto da visita per chi entra in Valtellina, l’ente comprensoriale prevede un articolato programma di azioni che si sviluppano nel corso dell’anno.

Oltre che nella distribuzione di barbatelle, il sostegno si sostanzia anche nell’assistenza tecnica, con momenti di formazione teorica e prove in campo, in collaborazione con la Fondazione Fojanini, per accrescere le competenze dei viticoltori. Nel mese di settembre, inoltre, viene organizzata “Vininfesta alla costiera dei Cech”, la manifestazione che unisce il confronto con i tecnici al concorso riservato ai vini etichettati: un’altra opportunità di crescita per il settore e di visibilità per i produttori.

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