Frédéric Baldan è l’autore del libro “Ursula Gate” (Guerrini e Associati, pp. 376, € 25), con prefazione di Marcello Foa, in cui Ursula von der Leyen è raccontata nella sua veste di presidente della Commissione europea. Nella descrizione del testo si legge: «5 Aprile 2023. A Liegi viene depositata una denuncia penale senza precedenti: nel mirino c’è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Corruzione, abuso di potere, distruzione di documenti: accuse legate alla trattativa segreta, condotta via sms, con l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Sul piatto,…
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Auto: Tovaglieri (Lega) demolisce il “finto salvataggio” Ursula
Pubblichiamo la nota relativa al rinvio delle sanzioni per le case automobilistiche, approvato oggi, giovedì 8 maggio, dal Parlamento europeo riunito a Strasburgo. L’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega) manifesta profonda preoccupazione per le possibili ripercussioni di queste decisioni e si dice rammaricata per la bocciatura degli emendamenti proposti dalla Lega. Tra questi, figuravano l’eliminazione delle multe da 16 miliardi, il blocco del phase-out dei motori termici previsto per il 2035 e l’inclusione dei biocarburanti come valida alternativa sostenibile. “Con l’approvazione del rinvio delle multe alle case costruttrici che non rispettano i…
LeggiEuropa: il ritorno di Ursula Von der Leyen
Il Parlamento Europeo si è riunito questa mattina, giovedì 18 luglio, per eleggere il Presidente della Commissione Europea. Con 401 voti, Ursula von der Leyen è stata eletta per il suo secondo mandato, dopo la prima elezione nel 2019. La votazione, svolta a scrutinio segreto, ha visto la partecipazione di 707 deputati: 401 hanno votato a favore, 284 contrari, 15 si sono astenuti e 7 schede sono risultate nulle. La maggioranza richiesta era di 360 voti. La delegazione di Fratelli d’Italia, in stretta contatto con il presidente Giorgia Meloni, dopo…
LeggiDraghi in Europa?
Elezioni europee 2024: dalla maggioranza Ursula alla maggioranza Draghi? Il rischio c’è. Le politiche socialiste-liberali, portate avanti dalla nomenklatura europea, non accennano a fermarsi. Anzi. Insieme alla transizione ecologica e digitale, super-Mario introduce la corsa agli armamenti. Un Keynesismo militare, una “economia di guerra” come evocato dal Presidente francese, Emmanuel Macron, due anni orsono, funzionale a un ulteriore allargamento della spesa e del perimetro pubblico, nella prospettiva degli Stati Uniti d’Europa. Il voto di giugno non cambierà radicalmente il quadro, ma speriamo possa riflettere la crescente insofferenza dei popoli europei…
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