Giornata della Legalità – La Bill della Pediatria vive grazie a studenti ed anziani

Una serie di tre incontri, nel mese di maggio, rende viva la Bill della Pediatria-Centro Fondazione Mariani per il Bambino Fragile dell’ospedale Sant’Anna. Gli appuntamenti sono stati organizzati, nell’ambito della Giornata della Legalità, che si celebra il 23 maggio, da Angelica Volpato, referente della Biblioteca della Legalità del presidio. 

Attraverso la rete Bill della Biblioteca di San Fermo della Battaglia, lo scorso anno, venne effettuata una donazione al reparto di Pediatria, diretto dal dottor Angelo Selicorni, di 180 volumi a tema legalità. Un gesto che ha permesso di dare vita alla prima Biblioteca della Legalità ospitata all’interno di un ospedale che, come altre sparse in tutta Italia, ha l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità e della giustizia tra le giovani generazioni attraverso la promozione della lettura.

Il primo incontro, tenutosi il 4 maggio, ha visto protagonista un gruppo di “nonni” dell’Associazione Anziani di San Fermo della Battaglia, di cui è presidente Livia Maso. Appositamente formati dall’attrice e regista Claudia Fontana, che ha partecipato all’incontro, i volontari hanno intrattenuto per una mattinata i piccoli pazienti della Pediatria con letture animate ad alta voce. 

Gli altri due incontri, uno già svoltosi il 18 maggio e l’ultimo che andrà in scena il 25 maggio, vedono la presenza in reparto di un gruppo di dodici studentesse del Liceo Paolo Giovio di Como. Le giovani, delle classi 3^SA, 3^LB e 3^LD, sono state coinvolte e formate attraverso un Pcto – Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento organizzato alla biblioteca di San Fermo. 

“Sia i volontari dell’Associazioni Anziani sia le studentesse del Giovio hanno proposto ai piccoli degenti momenti di lettura e teatrali appositamente dedicati alle diverse fasce d’età – commenta Volpato – con l’obiettivo di trasmettere l’educazione ai valori della legalità e dedicando particolare attenzione a tematiche come amicizia e inclusione sociale, raccontando storie anche in diverse lingue”. “Mettere a disposizione dei nostri piccoli degenti libri e attività culturali è un altro modo per prenderci cura di loro – aggiunge il dottor Selicorni – Ringraziamo tutti i volontari che si sono resi disponibili, formandosi appositamente, per proporre ai bimbi letture e spettacoli di valore”. 

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