Mettici che fosse la prima di campionato. Mettici pure l’emozione di ricomparire sul palcoscenico principale del mondo della sfera di cuoio tricolore dopo una ventina d’anni che non ti si vedeva. Mettici in più il fatto che il sorteggio ti ha subito riservato una cliente pepata come la vecchia signora Juventus. Il Como della sfera di cuoio ha certo pensato a tutto questo ma non riesce a digerire lo 0-3 patito allo Juventus stadium. E, siccome qualche volta le disgrazie ti presentano anche delle loro compagne, ecco anche il doppio infortunio di Baselli e Abildgaard che va ad aggiungersi a quello di Varane occorso nella sfida di Coppa Italia contro la Sampdoria. Cesc Fabregas non è tipo da nascondersi dalla realtà. E, soprattutto, vuole da parte del suo collettivo la capacità di credere sempre e incessantemente nei propri mezzi. Perso? Ok, si porta a casa. Ma domani è un altro giorno e si vedrà. Niente scorie di rimpianti. Così non doveva andare, così è andata. “Sono contento anche se in questo momento non si arriva al risultato – ha spiegato il fuoriclasse spagnolo nel dopopartita – abbiamo giocato con otto giocatori dell’anno scorso e tutti gli ingressi, a eccezione di uno, sono giocatori che c’erano l’anno scorso, siamo la stessa squadra, siamo il Como e ci vuole umiltà, lavoro e tranquillità”. Fabregas auspica quindi che, in vista del match nella tana del Cagliari anch’esso in posticipo lunedì 26 agosto, i suoi giocatori sappiano miscelare a dovere i tre ingredienti e fare abbondante rifornimento di questo frullato motivazionale. “Loro – dice con la consapevolezza della squadra che il suo Como andava ad affrontare – sono stati devastanti quando hanno recuperato la palla, abbiamo perso palle semplici, tu però vedi giocare Yildiz e questa non è tattica, ma qualità individuale che ha il giocatore”. Fabregas si ripromette di analizzare la sfida rivedendosela fotogramma dopo fotogramma. Ma su un punto non transige: “sappiamo quello che vogliamo fare, come dobbiamo farlo e dove siamo, quindi piano piano, piedi a terra e lavorare”. Nuovi innesti di mercato in vista? Fabregas taglia corto: “si vedrà”, Ma intanto nella mente sembra balenargli l’idea di portare in riva al Lario un altro pezzo da novanta ovvero Sergi Roberto, difensore che al Barcellona ha lasciato un patrimonio di 245 presenze e dodici reti e sogno di Fabregas per la fascia destra. Chi vivrà vedrà.
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