Il Questore di Sondrio, Dott. Sabato Riccio, e la Presidente dell’ASST Valtellina e Alto Lario, Dott.ssa Ida Maria Ada Ramponi, hanno rinnovato il Protocollo “ZEUS”, proseguendo la proficua collaborazione avviata nel 2023. Questo accordo biennale si conferma un modello d’azione innovativo ed efficace nella prevenzione della violenza domestica, degli atti persecutori e del revenge-porn.
Promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il protocollo ZEUS amplia la portata dell’ammonimento del Questore, uno strumento amministrativo cruciale. L’obiettivo è anticipare la tutela delle vittime intervenendo sul maltrattante prima che le condotte diventino penalmente rilevanti.
Grazie a un approccio multidisciplinare, il protocollo ZEUS garantisce una risposta immediata e integrata ai fenomeni di violenza. I soggetti ammoniti vengono accompagnati in un percorso gratuito e anonimo gestito da un’équipe di professionisti specializzati in problemi relazionali. Questo percorso mira a ridurre drasticamente i casi di recidiva, come dimostrato dalle statistiche positive delle province dove protocolli analoghi sono già attivi.
Al momento della notifica dell’ammonimento, il maltrattante è invitato dal personale della Divisione Anticrimine della Questura a prendere contatto con il Centro per il Trattamento Condotte Lesive e Violente (CTCLV), istituito dall’ASST Valtellina e Alto Lario. Qui intraprenderà un programma di recupero volto alla riabilitazione.
Inoltre, la legge 168/2023 (legge Roccella) prevede che il superamento di questi percorsi di recupero possa consentire al soggetto ammonito di ottenere la revoca della misura di prevenzione, se sussistono le condizioni di legge.
L’attenzione della Polizia di Stato in questo ambito rimane elevata. Recentemente, il Questore di Sondrio ha adottato la misura di prevenzione dell’ammonimento nei confronti di un ragazzo di 19 anni responsabile di atti persecutori a danno di una compagna di scuola. Questo provvedimento rientra tra le molteplici attività preventive contro lo stalking e le molestie, volte a offrire una tutela rapida ed efficace alle vittime che vivono in un persistente stato di ansia e paura.
Il giovane aveva manifestato comportamenti inappropriati e insistenti, fraintendendo il rapporto amichevole e mostrando insofferenza al chiaro rifiuto della ragazza. Tra le sue condotte moleste, ha inviato numerosi messaggi ambigui e allusivi sui profili social della compagna e ha creato profili falsi per contattare amici e fidanzato della vittima. La gravità delle molestie ha spinto la ragazza a interrompere la frequentazione di un laboratorio pomeridiano, dove il ragazzo aveva iniziato a partecipare con l’intento di trascorrere del tempo con lei.
Anche in questo caso, al momento della notifica del provvedimento, al giovane è stato fissato un appuntamento presso il Centro per il Trattamento Condotte Lesive e Violente, per intraprendere un percorso di presa di consapevolezza dei propri comportamenti e di gestione degli stessi.