Scriviamo questo editoriale in una pausa dei lavori del convegno promosso da EJ (Giornalisti Europei) sul tema “Europa, Quo vadis?” I vari relatori che si avvicendano nel palazzo dell’Unione Europea che ci ospita, nella centralissima Dippillingerstrasse a Vienna, si sforzano di spiegare che i popoli del vecchio continente hanno interesse a stare insieme.
Parole condivisibili, ma che stridono con quanto sta accadendo nel nostro Paese dove il segretario della Cgil, il sindacato dei lavoratori di estrazione marxista, si sta adoperando per far cadere il governo.
Mentre c’è chi predica unità in Italia (non pensiamo necessariamente al “campo largo”), c’è chi lavora per creare subbuglio incendiando gli animi. Che senso ha bloccare una nazione con uno sciopero generale di tre giorni adducendo come pretesto l’indifferenza del Governo nel sostenere le ragioni del popolo palestinese sottoposto a spietati bombardamenti da parte di Israele ? Perché occupare stazioni, fermare la circolazione dei treni creando immani disagi a milioni di pendolari?
Non è sufficiente che Roma abbia ottenuto dalle autorità israeliane assicurazioni sull’incolumità dei propri cittadini a bordo di barche dirette a Gaza. Nossignori, l’opposizione pretende che il nostro Governo appoggi la realizzazione di un corridoio permanente attraverso il mare per raggiungere il territorio ancora controllato dall’organizzazione terroristica Hamas.
Siamo alla follia pura.
Piccolo particolare: è solo la stampa italiana che dà risalto alla Global Sumud Flottiglia, mentre all’estero la sua impresa è pressoché ignorata. Diversi giornalisti presenti al convegno viennese confermano che nei loro Paesi (Lussemburgo, Germania, Bulgaria, Olanda etc.) le barche dirette a Gaza non sono oggetto di particolare attenzione e che la Global Sumud Flottilla non trova riscontro nei titoli di prima pagina dei più importanti giornali esteri.
Allora ci viene spontaneo chiedere: Italia Quo vadis?
Dove ci vogliono portare, non il governo, ma le opposizioni insieme alla loro cinghia di trasmissione, la Cgil firmata Landini ?
Chi soffia sul fuoco per incendiare il nostro Paese e perché è così accanito nel suo progetto?
Meloni ha dimostrato di essere tre spanne al di sopra di Von der Leyen, Macron, Starmer, Sanchez e del neo cancelliere tedesco Merz. È un dato di fatto oggettivo: negli ultimi tre anni l’Italia si è conquistata un elevato prestigio internazionale e questo dovrebbe gratificare l’intera comunità nazionale italiana.
Evidentemente così non è, come dimostra il livore, gonfio d’odio e di risentimento, dei i suoi oppositori. Una sinistra sfascia tutto dove immagina di arrivare?
