Il ritorno del Como 1907: una stagione da protagonista e sguardi al futuro

Dopo vent’anni di assenza, c’è stato il ritorno. E pure in grande stile. Il Como 1907, forte dei suoi onorati 118 anni di storia fatti di momenti felici, discese e risalite archivia la stagione con un ottimo decimo posto , nella parte sinistra della classifica che è quella profumata di grandi traguardi. Una vittoria certamente della squadra, ma anche di tutto uno staff che per essa ha dato sino all’ultima goccia di impegno e di un tecnico, Cesc Fabregas, lanciato verso nobili palcoscenici in quanto capace di plasmare il sodalizio lariano a immagine e somiglianza della determinazione che metteva quando calcava i campi con le divise di Arsenal, Barcellona, Chelsea, Monaco e nazionale spagnola.  A Como, giustamente, ci si bea di una posizione di classifica raggiunta con merito e con la capacità di crederci sempre , anche dopo un avvio che non era stato tra i più semplici.  Il sodalizio azzurro è una barca che solca fieramente le acque del Lario nella consapevolezza di poter giungere a porti ancora più lontani.  Consapevolezza nutrita da un’altra certezza, quella che la squadra  se la sia saputa giocare alla pari anche con le senatrici del calcio, dall’Inter al Milan, dalla Juventus al Napoli neocampione d’Italia, quest’ultimo  persino battuto al Giuseppe Sinigaglia per quella che resterà una pagina indelebile nella storia del calcio lariano.  Emozione, dunque. Che non ha solo il volto di una metà classifica tutta da gustare, ma anche quella di un Pepe Reina alla sua ultima partita in carriera contro l’Inter. “Da parte di tutti noi – è il messaggio che l’ambiente lariano ha voluto indirizzargli dai social – compagni di squadra, staff e tifosi, grazie di tutto Pepe, e buona fortuna per il tuo prossimo capitolo”. Ora la sfida, per il Como, diventa consolidarsi.  La squadra ha maturato il pensiero di poter arrivare lontano e di poter tentare di giocarsi qualche carta in più rispetto a quella dell’essere comprimaria, che peraltro è già una carta dorata. Il ricordo della società corre alla stagione 1949-1950 quando i lariani arrivarono a ottenere il sesto posto in massima serie, migliore risultato di sempre con 41 punti a pari merito con il Torino. Era il Como, tra gli altri, di Benito Meroni, Ercole Rabitti, Piero Maronati, Franco Cardani e di molti altri nomi che scintillano nella storia della società lariana.  Un Como che può ripetersi. La stagione da poco alle spalle lo prova in modo cartesiano. 

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