La Polizia di Stato di Como, seguendo una strategia dipartimentale consolidata e le direttive emerse durante le periodiche riunioni di coordinamento in Prefettura, ha potenziato i controlli sul territorio e le attività amministrative, concentrandosi su soggetti irregolari o con precedenti penali e di polizia.
Su indicazioni del Questore di Como, Marco Calì, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Como hanno proceduto, nell’ultima settimana, al rintraccio e al rimpatrio di 8 cittadini stranieri privi di regolare permesso di soggiorno o con documenti irregolari che ne attestavano la nazionalità. Le operazioni hanno riguardato individui ritenuti socialmente pericolosi o già destinatari di provvedimenti giudiziari.
Un volo diretto verso la Moldavia è stato predisposto per una ragazza di 18 anni e un giovane di 22, entrambi in situazione irregolare sul territorio. Parallelamente, due donne peruviane di 39 e 42 anni, recentemente scarcerate dopo essere state fermate all’aeroporto di Milano Malpensa con un ingente quantitativo di droga, sono state espulse e rimpatriate con un volo diretto a Lima.
Un volo per Tirana è stato organizzato per due cittadini albanesi, rispettivamente di 24 e 34 anni, entrambi con precedenti per reati legati alla droga e trovati in situazione di irregolarità sul territorio italiano. È stato inoltre rimpatriato un cittadino marocchino di 39 anni, anch’egli con diversi precedenti per spaccio di stupefacenti. Infine, un 34enne brasiliano, già coinvolto in un traffico di droga a Como e rientrato illegalmente in Italia nonostante un divieto di cinque anni imposto dal giudice dopo la sua espulsione, è stato riportato nel suo Paese d’origine.
L’Ufficio Immigrazione della Questura rappresenta il principale punto di riferimento per le forze di polizia attive su tutto il territorio provinciale. I rimpatri costituiscono solo una parte delle attività quotidiane svolte dagli agenti presenti sul territorio e dal personale specializzato in materia di immigrazione. Questi ultimi si occupano regolarmente di adottare numerosi provvedimenti amministrativi nei confronti di individui con precedenti di polizia o ritenuti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
