Sondrio: Agricoltura-Turismo, binomio sempre più strategico

La sinergia tra agriturismo e agricoltura è la carta vincente in previsione delle olimpiadi invernali 2026, ma per “farsi trovare davvero pronto”, il settore primario ha bisogno di certezze e risposte: dalla moratoria dei debiti delle imprese agricole, alla revisione delle regole sugli aiuti di Stato fino alla gestione della fauna selvatica e a una valorizzazione e tutela dell’agricoltura di montagna e del made in Sondrio agroalimentare. In sintesi, costruire competitività. A ribadirlo è la voce stessa delle imprese agricole di Valtellina e Valchiavenna anche nei recenti incontri territoriali sul territorio.

“E’ ora di dare risposte certe e immediate alle esigenze delle imprese agricole” rimarcano il presidente di Coldiretti Sondrio Sandro Bambini e il direttore Giancarlo Virgilio“Le imprese non possono più sopportare imposizioni burocratiche, follie e fenomeni che mettono a rischio il loro reddito e la loro stessa sopravvivenza. Aiuti di Stato come il de minimis non ci hanno messo in condizione di intervenire soprattutto su quelle filiere colpite dai fenomeni atmosferici. Queste situazioni vanno superate”.

In particolare, è emerso il ruolo sempre più importante del comparto agrituristico, anche con incontri specifici: nel merito, è stato è stato ancora una volta ribadito il peso burocratico, ma anche le forti potenzialità che hanno gli agriturismi della provincia di Sondrio, sia nei confronti dell’ormai consolidato pubblico italiano e straniero nelle due stagioni principali – invernale ed estiva – sia in rapporto alla sempre più consolidata “vacanza di prossimità” dove, anche al di fuori dei mesi più “forti”, il territorio attrae molti lombardi e non solo, anche per un semplice fine settimana all’insegna di trekking, gusto e natura.

Intanto non si ferma il pressing di Coldiretti sulle istanze delle imprese, raccolte negli incontri territoriali che hanno fatto tappa anche in ogni angolo di Valtellina e Valchiavenna: Abbiamo bisogno di tempi certi e urgenti per la maggiore flessibilità sugli aiuti di Stato – ha aggiunto Bambini – poiché le crisi di mercato impongono di andare oltre i limiti che ci sono stati imposti. E ci aspettiamo che nel Consiglio europeo del 21 e 22 marzo ci sia la svolta necessaria. Sulla fauna selvatica – altro punto su cui l’attenzione e l’urgenza sono massime – occorre invece intervenire per uniformare la normativa nazionale a quella regionale e dare finalmente la possibilità alle aziende di porre un freno alle incursioni di cinghiali e altri animali che devastano le colture, mentre ribadiamo l’impatto che ci auguriamo sarà positivo della task force annunciata in Lombardia dopo le costanti azioni di Coldiretti sul territorio”.

Coldiretti chiede, ricordando i risultati positivi ottenuti con il ritiro della direttiva agrofarmaci che avrebbe ridotto del 30% la produzione agricola nazionale, “anche lo stop a quella su packaging”, che toglie dalle tavole insalata in busta, confezioni di pomodori e cestini di fragole, “impattando in modo significativo sulla capacità competitiva della filiera agroalimentare ma anche della tutela dell’ambiente, sia in termini di spreco di cibo, sia in termini di emissioni in atmosfera e di consumo di acqua”.

E in Europa deve valere anche il rispetto il principio di reciprocità con un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard. Questo – rimarca Bambini – deve avvenire anche all’interno dei Paesi dell’Unione, come ad esempio il regolamento dei principi attivi. In tema di controlli, dobbiamo trovare un principio che vada bene per tutti, non possiamo essere il Paese che viene sempre penalizzato. Per garantire, infine, il principio di reciprocità, è importante dotarsi di strumenti efficienti di rilevazioni dei mercati per tutelare le imprese agricole e applicare efficacemente la normativa sulle pratiche sleali fortemente sostenuta da Coldiretti”. Una battaglia che ha portato la Coldiretti a denunciare per aver modificato unilateralmente i contratti a danno dei produttori agricoli la multinazionale Lactalis, poi multata dal Ministero.

Condividi:

Post correlati