Al via l’iniziativa speciale targata Regione Lombardia con la partnership del Movimento turismo del vino Lombardia
In Lombardia è sempre più febbre da raccolta dell'uva, con Cantine Aperte in Vendemmia che questo mese sta registrando il sold out in tutta la regione e che nelle prossime 2 domeniche (24 Settembre e 1 Ottobre) entrerà nel vivo con un’iniziativa speciale, realizzata da Regione Lombardia in partnership con il Movimento turismo del vino. Si chiama "#ilPassaporto #inLombardia" (http://passaporto.in-lombardia.it/), il documento personale gratuito per collezionare le proprie esperienze e viaggi nella regione. Un nuovo modo di scoprire il territorio viaggiando tra più di trenta tappe da esplorare.
Si passa da luoghi noti a vere chicche sconosciute ai più ma che meritano di essere apprezzate e di rientrare nel personalissimo viaggio di scoperta della Lombardia. Nei weekend di Cantine Aperte in Vendemmia, oltre a degustare dell’ottimo vino sarà quindi possibile conquistare il primo timbro #SaporeinLombardia e iniziare la propria avventura presso 8 cantine selezionate (Pietrasanta, Az. Agr. Montenato Griffini, Az. Agr. Angelo Pecis, La Manega, Az. Agr. La Guarda, Az. Agr. Dellabianca, Az. Agr. Eredi Cerutti-Stocco, La Rocchetta di Mondondone). La partecipazione di #inLombardia e Regione Lombardia conferma l’impegno dell’Assessorato Sviluppo Economico nella promozione del food, a partire dalle iniziative Sapore in Lombardia e dal Bando wonderfood & wine.
I turisti arrivano nelle cantine verso le 11, vengono accolti, viene distribuito il materiale didattico ai piccoli ospiti, il quaderno di vendemmia by MTVL con il fumetto la Storia di Chicò. Si prosegue con la passeggiata in vigna, al fianco dei vendemmiatori, si osserva, si chiede, si impara; si consuma la colazione in vigna - cestini o semplici genuini pasti approntati dai colleghi della ristorazione tradizionale e di territorio -. Nel primo pomeriggio, mentre i vignaioli preparano i tini per la pigiatura “soffice” ovvero con i piedi, i grandi degustano i vini, i più piccoli vengono intrattenuti da animatori specializzati, giocano con “Le Nez du Vin”, inscenano piccoli musical di vendemmia, con canti tradizionali, ascoltano la storia del vino, fanno esperienze di frottage con l’uva. E alla fine si pigia tutti insieme: questo è sicuramente il momento che meglio identifica “l’enoturismo che emoziona”. Una giornata quindi nella natura, di svago ma soprattutto educativa.
In crescita anche la richiesta di “Turismo Vendemmiale Vip” ovvero piccoli gruppi, anche stranieri, che chiedono possibilità di vivere l’esperienza in “privé” creando eventi ad hoc, gettonati per team building aziendali o family day.