Il giovane valtellinese è giunto nella capitale dopo aver percorso con le sue gambe 960 km per far conoscere il Gruppo dei famigliari Beta-sarcoglicanopatie, l'associazione che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave malattia genetica, la distrofia dei cingoli di tipo 2 E.
L'arrivo di Marco in Vaticano
Ebbene si, il mitico talamonese Marco Gavazzi, giovedì 11 giugno, ha portato a termine la sua missione, raggiungendo Roma. Partito il 18 maggio dal suo paese a piedi, oltre che per motivi personali, in veste di ambasciatore, per far conoscere il Gruppo dei famigliari Beta-sarcoglicanopatie, di cui lui stesso è volontario, unica associazione al mondo per la lotta a questa rara forma di distrofia muscolare, Marco ha spiegato: «con questo mio pellegrinaggio ho voluto portare a tutti un messaggio di pace, serenità e tanta speranza, cercando in modo particolare di sensibilizzare tutti sulla realtà ed i problemi che si trovano ad affrontare quotidianamente le persone affette da questa grave malattia genetica, la distrofia dei cingoli di tipo 2 E».
«Ho percorso 960 km, con una media di 35/40 km a giorno, in cui il caldo, le prove e la fatica non sono mancate, ma il mio intento era di continuare ad andare avanti e concludere il pellegrinaggio. Già l’anno scorso ho vissuto la grande esperienza nel percorrere il cammino di Santiago De Compostela. Qui a Roma avrò una settimana ricca di incontri con diversi politici ed esporrò loro il messaggio dell’Associazione GFB Onlus. Purtroppo non riuscirò ad incontrare personalmente Papa Francesco, ma solo all’udienza di mercoledì prossimo. Tutta la mia stanchezza nell’aver affrontato questo viaggio, non è nulla in confronto alle emozioni e all’ incredibile ed indimenticabile esperienza che ho vissuto in questo mese» ha concluso Marco.
Dopo il meritato riposo Marco ha visitato alcuni luoghi della capitale e si è incontrato con il Sen. Valtellinese Mauro Del Barba che fiero di questo incontro l’ha portato in visita al senato. Durante il suo pellegrinaggio, il 30 Maggio, Marco ha inoltre compiuto 25 anni. Ogni tappa percorsa del pellegrinaggio è stata documentata ed il giovane talamonese ha raccontato tutte le forti emozioni vissute, con i suoi numerosi amici, con foto e commenti attraverso Facebook.