I suoi 3.061 dipendenti realizzano ciascuno – secondo una elaborazione effettuata dal quotidiano “Milano Finanza”– 331.257 euro di margine di intermediazione annuo
Da una elaborazione effettuata dal quotidiano “Milano Finanza”, sulla base dei bilanci 2013, il personale della Banca Popolare di Sondrio risulta il più produttivo a livello nazionale. Infatti, i suoi 3.061 dipendenti realizzano 1.013.979.000 euro di margine di intermediazione, pari a 331.257 euro di margine di intermediazione annuo per dipendente.
Secondo quanto riferisce il quotidiano, il primato della Popolare è frutto anche di una struttura fortemente orientata al mercato, con il 77,07% dei dipendenti dedicato alla rete di vendita, e il rimanente 22,93% presso la struttura centrale, “ mentre l’incidenza dei dirigenti e dei quadri direttivi sul totale del personale risultava inferiore rispetto alla media nazionale”.
La Popolare di Sondrio distanzia di quasi 100.000 euro la seconda banca in classifica, la Banca di Desio, con 222.392 euro di margine di intermediazione per dipendente. Terza si piazza la Banca Popolare di Milano con 211.137 euro.
L’altra banca della provincia, il Credito Valtellinese, si trova in sesta posizione: con 4312 dipendenti realizza 804.002.000 euro di margine di intermediazione, pari a 186.456 euro per dipendente, al di sopra della media del campione che è di 173 mila euro per dipendente.
Dopo il Creval si piazzano primari istituti come BPER, con 183.601 euro, Banco Popolare con 179.156 euro, UBI con 178.273 euro. Chiudono la classifica Unicredit con 162.128 euro e Monte Paschi di Siena con 133.744 euro.
Tra qualche settimana, quando saranno rese note le risultanze di bilancio dell’esercizio2014, anche il lettore meno smaliziato potrà utilizzare il parametro della produttività, semplice ma al tempo stesso significativo, come strumento per valutare in prima approssimazione i risultati che verranno proposti dalle diverse banche.
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