Nelle aule e i corridoi del Tribunale di Sondrio è stata accolta con non poco stupore e sbigottimento la notizia dell'arresto dell'ex giudice Pietro Paci, residente a Poggiridenti, per prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
Il magistrato di 72 anni, secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", è stato fermato mentre stava per avere un rapporto sessuale con un 16enne rumeno. Durante l'interrogatoio, l'ex-togato ha dichiarato di essere stato tratto in inganno dallo stesso minore il quale avrebbe mostrato una carta d'identità che riportava l'effettiva maggiore età del ragazzo. Inoltre Paci è accusato di aver effettuato una compravendita di materiale pedopornografico dopo aver consegnato una somma pari a 500 euro allo zio 20enne del giovane prostituto, trovato all'intero anche lui della camera d'albergo. Quest'ultimo ha però dichiarato di aver ricevuto la somma come sostegno economico al fine di tornare in patria.
L'uomo era da tempo tenuto sotto controllo. L'operazione che ha portato all'arresto è scaturita da un inchiesta iniziata a Roma quando la polizia trovò all'interno della rubrica di un cellulare sequestrato ad un minorenne il numero del magistrato. Dopo che il Tribunale del Riesame ha respinto una prima istanza di scarcerazione, l'avvocato dell'ex giudice attende i rapporti dei medici sulla condizione di salute del detenuto per fare una nuova domanda. Per ora Pietro Paci resta in carcere a San Vittore